“Eccomi. Molto interessante. Evidentemente anche tu sei uno di noi, non così avanti come me, ovviamente. Altrimenti non riusciresti a rilassarti mai. Quanto a me, se una volta i capelli non fossero perfettamente pettinati, le scarpe allacciate bene, ogni oggetto al suo posto, se non prendessi lo stesso autobus ogni mattina e non avessi il “Times” sempre sotto il braccio sinistro, il mondo mi crollerebbe addosso.”
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Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi che si presentano ripetutamente e si inseriscono insistentemente nel flusso dei pensieri contro la volontà del soggetto, il quale non riesce a sopprimerli pur riconoscendoli come assurdi o estranei alla propria persona. Per questo motivo, i pensieri ossessivi sono sempre accompagnati dal tentativo di resistervi e causano un intenso disagio.

Le compulsioni (o atti compulsivi) sono comportamenti ripetitivi (lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (contare, pregare, ripetere formule mentalmente) eseguiti secondo determinate regole al fine di scongiurare un pericolo immaginario o di ridurre uno stato di inquietudine. In generale, tutte le compulsioni che riguardano la pulizia, il lavaggio, il controllo, l’accumulo, l’ordine, il conteggio e la ripetizione si trasformano in rigide regole di comportamento spesso bizzarre e decisamente eccessive.

Le persone con un’ossessione che riguarda la contaminazione possono lavarsi costantemente le mani fino a provocarsi delle escoriazioni. Altre possono ripetutamente controllare di aver chiuso il gas per la paura ossessiva di far scoppiare la casa o contare oggetti ripetutamente per l’ossessione di averli perduti. Le compulsioni assumono spesso un carattere talmente abituale e meccanico che vengono attuate, a scopo preventivo, anche in assenza di ossessioni. Diventano azioni studiate e prestabilite, eseguite con cura meticolosa, che non possono in alcun modo essere interrotte o modificate nella loro sequenza.

La Terapia cognitivo comportamentale nel trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo è considerata il trattamento d’elezione, può essere associata ad una terapia farmacologica la cui valutazione va fatta sul singolo caso e soprattutto quando il disturbo è associato a depressione. Scopo della TCC è di aiutare la persona a liberarsi dai rituali e dalle ossessioni attraverso varie strategie quali per esempio l’esposizione guidata. In sostanza, le persone vengono aiutate ad affrontare e superare tutte le situazioni che scatenano le ossessioni e le compulsioni al fine di risolvere la sintomatologia; successivamente, sarà possibile ristrutturare cognitivamente le esperienze compiute ed, eventualmente, sostenere la persona nell’esposizione autogestita.

Letture consigliate

Angelika Lakatos, Hans Reinecker, Terapia cognitivo-comportamentale nel disturbo ossessivo-compulsivo, Fioriti Editore, 2005

Gabriele Melli, Vincere le ossessioni. Capire e affrontare il disturbo ossessivo compulsivo, Ecomind , 2003

Stella Dorz, Il chiodo fisso. Come comprendere e sopravvivere alle ossessioni, Franco Angeli, 1999

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