MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) per ridurre le ricadute nella depressione.

Si è osservato che il disturbo depressivo è ad alto rischio di ricadute, Segal, Williams e Teasdale hanno elaborato un programma per ridurre la possibilità che questo accada.

Si tratta di un protocollo in otto incontri in cui la persona apprende una modalità nuova e funzionale per entrare in relazione con l’esperienza presente limitando gli aspetti di “automaticità” connessi alla psicopatologia.
La depressione è un disturbo molto diffuso e in continua crescita, si calcola che ne soffre una percentuale compresa tra il 10 ed il 15 percento della popolazione, con una diffusione maggiore tra le donne.

Si ritiene che la persona sia guarita quando per sei mesi il soggetto non lamenta sintomi depressivi. Il ritorno dei sintomi dopo la guarigione è definita “ricorrenza”.

La Terapia Cognitiva Basata sulla Mindfulness (MBCT) (Segal, Teasdale, Williams, 2002) è un trattamento breve di otto sedute di gruppo a cadenza settimanale, a cui si aggiungono una fase di valutazione e di informazione condotta individualmente e quattro incontri di valutazione nell’anno successivo al trattamento. L’obiettivo specifico della MBCT è la prevenzione della ricaduta (ricorrenza) nella depressione.

La mindfulness nasce tra gli anni ’80 e ’90 dal lavoro clinico e di ricerca sui fattori di vulnerabilità alla ricorrenza proprio per aiutare quei pazienti che soffrono in modo ricorrente di depressione e quindi per aiutarli a mantenere il miglioramento dai sintomi acuti, ottenuto con la Terapia Cognitivo Comportamentale e con i farmaci antidepressivi. Infatti, nei gruppi terapeutici vengono accettati pazienti che non presentano sintomi depressivi acuti, ma che hanno una storia di ricorrenza.

La MBCT unisce la filosofia e la pratica meditativa orientale con elementi che caratterizzano l’approccio cognitivo; in tal senso non si limita ad essere un approccio terapeutico, ma può essere assunto come un atteggiamento esistenziale di fronte agli eventi della vita.

Gli obiettivi che si vogliono perseguire con la MBCT per ridurre la vulnerabilità alle ricadute depressive sono i seguenti:

  • Sviluppare la capacità di riconoscere consapevolmente le sensazioni somatiche,, i sentimenti e i pensieri momento dopo momento, in particolar modo quelli che precedono la ricaduta, riconoscendo ad essi lo stato di semplici stati mentali;
  • Imparare ad entrare in relazione con le sensazioni, i sentimenti, i pensieri che precedono la ricaduta in un modo nuovo, funzionale, cioè senza rimuginazioni, ma con un atteggiamento di saggezza e di consapevolezza accettante o mindfulness;
  • Individuare strategie funzionali alternative alla ruminazione, per far fronte agli stati mentali negativi.

I risultati degli studi condotti per verificare l’efficacia del trattamento hanno dimostrato l’efficacia della MBCT nella prevenzione delle ricadute nella depressione.

Letture consigliate

Aaron T. Beck, Principi di terapia cognitiva. Un approccio nuovo alla cura dei disturbi affettivi. Astrolabio

Segal Z., Williams M., Teasdale J., Mindfulness, Boringhieri

Rainone A., Mancini F., Gli approcci cognitivi  alla depression, FrancoAngeli

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